FAENZA PASSA AL PALATERME, SFUGGE ANCORA LA VITTORIA CASALINGA (84-88)

09.11.2015 18:56

Appuntamento rimandato con la prima vittoria casalinga. Anche Faenza passa al Palaterme (84-88) costringendoci alla terza sconfitta consecutiva sotto il cupolone di via Cimabue, la quinta sotto i cinque punti di scarto: se non è un record, ci manca poco. La Raggisolaris Faenza passa con merito grazie ad una prestazione solida, frutto di un game plan eseguito alla perfezione che ci ha messo non poco in difficoltà. La squadra ospite ha tirato benissimo da tre punti (13/25), un dato che soprattutto nei primi tre quarti ha fatto la differenza. Così come ha fatto la differenza Casadei, lungo eclettico con una buona mano da fuori e da sotto, immarcabile per la difesa di casa, che ha sfoderato un partitone da 10/16 dal campo e 11 rimbalzi, compreso il canestro a 35” dalla fine che ha deciso la gara. 

Non è ovviamente una ricerca di alibi, ma l’emergenza infortuni sta seriamente condizionando la prestazione della squadra, ancora una volta encomiabile per impegno e abnegazione. Nonostante i soli sei giocatori da ruotare, coach Niccolai costruisce una partita dove la sua squadra riesce a tenere testa agli ospiti grazie al buon inizio di Sgobba, ma a metà del secondo quarto Faenza inizia a bombardare da tre punti con Pini e Boero, creando il primo solco importante (15-25). Monsummano reagisce e si riporta a contatto, ma nel terzo quarto accusa un altro parzialone sempre a causa dei tiri da tre di Faenza, che colpisce anche con i lunghi (35-47 al 24’). Il cuore della Fabiani però è grande e Tempestini e Maggiotto riportano Monsummano in scia, tanto da entrare nell’ultimo quarto quasi punto a punto. Le percentuali da tre punti dei faentini calano ma non cala Casadei, coadiuvato da Zambrini. Sgobba è reattivo sotto canestro e negli ultimi tre minuti la partita è punto a punto, Monsummano difende forte ma subisce due canestri allo scadere dei 24” psicologicamente devastanti, ed è ovviamente Casadei a segnare il canestro decisivo, mentre Maggiotto nell’azione successiva non riesce a replicare.

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